Proseguiamo il nostro esame sui metodi
di risoluzione delle EQUAZIONI
LOGARITMICHE per vedere come procedere nel caso in cui
l'equazione, mediante la definizione stessa di logaritmo o mediante le proprietà
e i teoremi dei logaritmi, può essere ricondotta alla forma
loga
f(x) = k
con
k
costante.
In pratica ci troviamo con un'equazione
che ha, ad un membro un logaritmo, e all'altro membro una costante (k).
Per risolvere questo tipo di equazione
ricorriamo alla DEFINIZIONE
di LOGARITMO.
Noi sappiamo che, se
loga
b = x
significa che
ax
= b.
Quindi
loga
f(x) = k
può essere scritto come
ak
= f(x).
Ovviamente la
condizione è sempre che
a
> 0
e
a
≠ 1.
Così come abbiamo visto nella lezione
precedente, anche in questo caso, dovremo fare attenzione perché le soluzioni ottenute
potrebbero non essere anche soluzioni della
equazione logaritmica di partenza, infatti,tutti gli argomenti dei
logaritmi presenti nella equazione di partenza devono essere maggiori di
zero.
Quindi, così come abbiamo visto nella
lezione precedente, possiamo
procedere in due modi diversi:
-
possiamo risolvere l'equazione
ak
= f(x)
e successivamente andare a SOSTITUIRE
i VALORI TROVATI nell'equazione di
partenza
loga
f(x) = k
in modo da verificare che i logaritmi
ottenuti siano validi. Se, in seguito alla sostituzione, anche uno solo
degli argomenti non è positivo, la soluzione non è accettabile;
-
oppure possiamo determinare il CAMPO
DI ESISTENZA dell'equazione risolvendo un SISTEMA formato
da tante DISEQUAZIONI quanti sono
i logaritmi presenti nell'equazione. Ogni equazione dovrà porre la
condizione che l'ARGOMENTO di
ciascun logaritmo sia POSITIVO.
Le soluzioni dell'equazione ak
= f(x)
possono essere accettate solamente
se appartengono
al campo di esistenza.
Esempio:
log2 (3x-2)
- 3 = log2 10x - log2 5x.
Iniziamo col trasformare l'equazione
applicando la definizione di logaritmo e le proprietà e i teoremi sui
logaritmi.
A secondo membro, applichiamo il TEOREMA
SUL RAPPORTO DI LOGARITMI:
log2 (3x-2)
- 3 = log2 (10x/ 5x)
da cui otteniamo
log2 (3x-2)
- 3 = log2 2.
E poiché
log2
2 = 1
possiamo scrivere:
log2 (3x-2)
- 3 = 1
da cui, portando il -3
a secondo membro e cambiando di segno, otteniamo:
log2 (3x-2)
= 1 + 3
log2 (3x-2)
= 4.
Abbiamo così un'equazione
nella quale compare un logaritmo a primo membro ed una costante a secondo
membro.
Ora passiamo, usando la definizione di
logaritmo, all'esponenziale e scriviamo:
24 = 3x
- 2.
A questo punto possiamo seguire due
strade:
-
la prima consiste nel trovare la
soluzione e sostituirla nell'equazione di partenza per verificare che
l'argomento di tutti i logaritmi sia positivo;
-
la seconda consiste nel determinare
a priori il campo di esistenza dell'equazione, quindi risolverla e
vedere se la soluzione trovata rientra in tale campo di esistenza.
Seguiamo questa seconda soluzione.
Il campo di esistenza dell'equazione lo
si ottiene risolvendo il seguente sistema:

dal quale otteniamo:

Graficamente abbiamo:

Quindi il sistema ammette soluzioni per
le
x
> 2/3.
Di conseguenza, solamente se la x
è maggiore di 2/3
l'argomento di tutti i logaritmi è positivo.
A questo punto possiamo andare a
risolvere l'equazione ottenuta passando all'esponenziale, ovvero:
24 = 3x
- 2.
Da cui otteniamo:
16 = 3x - 2
-3x = -2 - 16
3x = 2 + 16
3x = 18
x = 18/3 = 6.
Essendo 6
maggiore di 2/3, la soluzione è accettabile.
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Indice
argomenti su esponenziali e logaritmi
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